La patologia acuta a carico dei tendini rappresenta uno dei problemi principali che affligge gli atleti ed è normalmente diagnosticata come tendinite, cioè un’infiammazione aspecifica a carico di un distretto tendineo.
Nella maggior parte dei casi si tratta di tenosinovite, ovvero di un’infiammazione che riguarda principalmente la guaina sinoviale, ovvero la struttura che riveste il tendine e che ha la funzione di ridurre l’attrito, attraverso il liquido sinoviale, causato dallo sfregamento, durante il movimento.
Il muscolo tibiale anteriore, e il suo tendine, sono tra le vittime più frequenti dei tanti chilometri che i marciatori accumulano durante la stagione agonistica.
Il tibiale anteriore
Il tibiale anteriore origina dall'estremità superiore della tibia, in prossimità del tubercolo del Gerdy, e si inserisce sul tubercolo del primo osso cuneiforme e sulla parte mediale della base del primo osso metatarsale.
E' il più forte e resistente dei flessori dorsali del piede, soprattutto durante la fase di oscillazione, nel contatto del tallone e nella fase iniziale di appoggio della deambulazione.
I sintomi della tendinite
I sintomi di un' infiammazione compaiono durante lo sforzo e non sono influenzati dall'impatto del piede col suolo; inizialmente non impediscono il gesto atletico, ma successivamente possono, nei casi più gravi, costringere ad interrompere l'attività.
Se si sviluppa questa condizione, si possono manifestare i seguenti sintomi:
- rigidità articolare
- gonfiore articolare
- dolore e dolorabilità all'interno dell'articolazione
- rossore della pelle in corrispondenza del tendine
- crampi, dolore urente a livello del tibiale anteriore ed una sensazione di gonfiore e crepitio.
Le cause della tendinite
Le cause di tendinopatia possono essere multiple e in particolare sono da ricercare:
- nella ridotta elasticità muscolare,
- nell'instaurarsi di squilibri biomeccanici e muscolari,
- nella ripetitività del gesto atletico,
- in fattori endocrini e metabolici,
- nella cattiva gestione dei carichi in allenamento
- in fattori anatomici (ipossia, ipertermia tendinea indotta dall'esercizio)
Il trattamento della tendinite del tibiale anteriore
Premesso che non è possibile, per nessuna patologia, standardizzare un trattamento o applicare in maniera passiva un protocollo, di seguito potrete leggere quello che è il mio approccio ad una tendinite del tibiale anteriore.
Nel mio lavoro è primaria una visone osteopatica, volta alla ricerca e alla comprensione del "terreno" predisponente all'insorgere dell'infortunio nell'atleta, professionista o amatoriale che sia.
Per "terreno" intendo la base pisco-anatomo-fisologica sulla quale agiscono elementi esterni che causano una disfunzione; è facile intuire come sia più importante trovare la causa di una problematica ed eliminarla, piuttosto che curarne solamente i sintomi.
Tutto ciò porterà all'elaborazione di un percorso terapeutico caratterizzato da un trattamento locale della zona dolorosa e da un trattamento globale, volto alla ricerca e alla risoluzione di disfunzioni a distanza.
Il trattamento prevederà:
- tecniche manuali fasciali e neurovascolari nella zona infortunata con l'obiettivo di drenare ed eliminare, in maniera rapida, gli elementi infiammatori
- applicazione di taping neuromuscolare
- crioterapia e impacchi di argilla
- massoterapia del muscolo tibiale anteriore
- trattamento della membrana interossea (si trova in profondità tra tibia e perone ed ha un importante ruolo meccanico e vascolare) e dei muscoli posteriori della gamba ( gemelli, soleo e tibiale posteriore)
- trattamento osteopatico, con particolare attenzione alla ricerca di blocchi articolari e disfunzioni a carico dell'arto inferiore, del bacino e della colonna. Non sono da sottovalutare eventuali problematiche viscerali.
- se necessario, controllo del dolore e dell'infiammazione attraverso l'impiego di FANS e di terapie fisiche ( ultrasuono, tecarterapia, laser)
- se necessario, trattamento di fibrolisi
- se il dolore lo permette, attività alternative (corsa, cyclette, piscina )
Successivamente si passerà ad una fase di riatletizzazione che avrà come obiettivi:
- il ripristino delle qualità di forza e della resistenza muscolo-tendinea.Dott. Cristian Bruno
Osteopata D.O.Accettando accederai a un servizio fornito da una terza parte esterna a https://cristianbruno.it/